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La storia del Gatto delle foreste norvegesi (o Norsk Skogkatt com'è conosciuto nel suo paese d'origine) è ricca di leggende legate al popolo dei Vichinghi. Si narra, infatti, che questo antico popolo usasse tenere in casa i gatti dei boschi vicini alle loro abitazioni, e che li portassero sulle loro navi durante i viaggi, come cacciatori di topi. Un'altra leggenda racconta che Freyja, dea dell'amore e della fertilità, vagasse per il mondo su un carro trainato da due grossi gatti dal pelo lungo cercando il suo consorte Óðr. 
 Freya era anche la protettrice del matrimonio e anticamente, presso i popoli nordici, per assicurarsi il bel tempo nel giorno delle nozze, le future spose rispettavano la tradizione di nutrire il gatto di casa con il miglior cibo possibile, da quando iniziavano i preparativi fino al giorno della data stabilita. Era usanza che agli sposi venisse regalato anche un gatto (simbolo di fedeltà e fertilità, e immagine vivente della dea) con cui sarebbero dovuti entrare nella loro nuova dimora. Secondo la tradizione veniva preparata una bella ciotola di latte nell'’ingresso di casa: se il gatto si fosse precipitato a berlo, ciò avrebbe significato la presenza di uno spirito benevolo nell'’abitazione e anche la protezione della dea. C'è anche un'altra leggenda che riguarda Thor,dio del tuono, il più forte degli dèi nordici che fu sottoposto ad una prova di forza che consisteva nel sollevare un grosso gatto, si narra però che Thor, non fosse mai stato capace di sollevare il gatto adulto in quanto ritenuto più forte dello stesso dio. Le prime citazioni storiche, cominciano nel 1559 quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, allora residente in Norvegia, divise le linci norvegesi in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. Negli anni trenta,a causa della deruralizzazione dell'ambiente selvaggio, l'addomesticamento portò ad un incrocio con gatti di casa a pelo corto. Dato che il gene del pelo corto è dominante, il tipico manto Skogkatt divenne sempre più raro. Già prima della Seconda Guerra Mondiale, un gatto delle foreste venne presentato in una mostra a Oslo, e dopo la guerra pochi ammiratori continuarono con il piano di preservare la razza, utilizzando i migliori e più adatti esemplari che poterono trova. I gatti blu-argento di Freya oggi sono molto ricercati come razza pregiata. Il loro manto straordinariamente folto e lungo,è stato in grado di proteggerli nelle foreste nordiche,dove la temperatura invernale, può arrivare anche a 20° sotto zero. La natura, attraverso una selezione naturale, ha permesso tuttavia solo agli esemplari più forti di sopravvivere, e da questi ha avuto origine la razza giunta fino ad oggi, che viene giustamente protetta e salvaguardata.
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